Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, uno dei registi spiega l’identità delle statue di Numenor
La serie, arrivata su Prime Video il 2 settembre, è ispirata alle Appendici de Il Signore degli Anelli.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è una nuova serie televisiva fantasy che porta nuovamente su schermo l’affascinante universo ideato da J.R.R. Tolkien, dopo le due apprezzate trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, entrambe dirette da Peter Jackson (King Kong, Fuori di testa). Ebbene lo show, di Prime Studios, in particolare, è la trasposizione de le Appendici de Il Signore degli Anelli senza però essere in possesso dei diritti de Il Silmarillion. Ciò significa che molti eventi che vediamo nell’opera, se comunque prendono ispirazione da fatti reali, sono totalmente inventati, per una storia che è quasi completamente originale.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è arrivata su Prime Video il 2 settembre
Ad ora, nonostante abbiamo visto solo i primi 4 episodi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, abbiamo già capito che la regia punta alla spettacolarizzazione e all’estetica di Arda. Tra i momenti più incredibili delle puntate iniziali, non possiamo non menzionare l’arrivo di Halbrand (Charlie Vickers) e Galadriel (Morfydd Clark) nella spettacolare Numenor, città degli umani. Quando arrivano nello sconfinato porto, ecco che i due osservano delle gigantesche statue. Ma chi rappresentano? Ci viene in aiuto uno dei registi della serie, Wayne Yip, che ha raccontato, sul canale YouTube Nerd of the Rings, qualcosa in più su queste ciclopiche rappresentazioni nella pietra. Si tratta, in realtà, di Ulmo e Eärendil, due figure portanti della mitologia tolkeniana.
Ulmo era il dio che ha regalato loro le isole, quindi sapevamo che sarebbe stato in prima linea e avrebbe accolto i visitatori dell’isola… Non so se l’hai mai visto in modo specifico. Ma l’abbiamo fatto così di notte dal molo guardando in alto. Eärendil sembra che stia indicando la sua stella, quindi è tutto allineato. È una di quelle cose in cui ci siamo sentiti perché ci sono tutti questi ponti diversi, hanno costruito la statua in modo da poterne godere di diversi aspetti a seconda del ponte su cui ti trovavi e a che ora del giorno.