Il Trono di Spade, Maisie Williams confessa: “credevo che Arya fosse queer”
Maisie Williams credeva che Arya fosse queer. L'attrice è rimasta scioccata dalla scena di sesso etero
Arya Stark è un personaggio etero? Anche l’attrice Maisie Williams è rimasta colta alla sprovvista da questa rivelazione. La star della nuova serie Pistol ha detto a Teen Vogue di essere rimasta scioccata dalla scena di sesso tra Arya e il suo amico Gendry (Joe Dempsie) nell’ottava e ultima stagione presente de Il Trono di Spade.
“La prima volta che sono stata sorpresa da Arya, credo sia stata probabilmente nella stagione finale in cui si toglie i vestiti e va a letto con Gendry. Pensavo che Arya fosse queer. Quindi… sì. È stata una sorpresa quella scena”. La scena in questione non ha lasciato a bocca aperta solo l’interprete di Arya, ma anche diversi fan della serie fantasy di HBO, forse per diverse motivazioni.
Maisie Williams e la scena di sesso de Il Trono di Spade che credeva fosse solo uno scherzo
Maisie Williams nel 2019 aveva detto a Entertainment Weekly che pensava che la scena fosse uno scherzo degli showrunner David Benioff e Dan Weiss. “Stavo leggendo la sceneggiatura e solo allora ho realizzato che non era uno scherzo, che lo facevamo davvero. Ho pensato ‘Oh, lo faremo davvero. Quando la girerò questa scena? Ho bisogno di andare in palestra’. Una lista di cose da fare. David e Dan mi hanno rassicurata dicendomi che avrei potuto mostrare quello che volevo, quindi sonno rimasta piuttosto riservata. Non credo fosse importante per Arya mostrarsi.”
Pochi mesi fa l’attrice ha rivelato anche di essersi “risentita” per aver interpreto Arya Stark durante la sua adolescenza, dopo essere stata scelta quando aveva solamente 12 anni (nel 2009) perché, mentre stava diventando maggiorenne, il suo personaggio era ancora un’adolescente. “Quando ho iniziato a diventare una donna mi sono risentita per Arya perché non potevo esprimere chi stavo diventando. E poi ho anche risentito del mio corpo perché non era allineato con l’altra versione di me che il mondo celebrava e guardava”.