Il Trono di Spade – stagione 8: ecco perché arriverà nel 2019
I motivi per cui Il Trono di Spade debutterà con la sua ottava e ultima stagione solo nel 2019 è da ricercare nella logistica (e nell'economia) di produzione
Ieri HBO ha finalmente confermato il peggior incubo di ogni fan di Il Trono di Spade: la stagione 8 non andrà in onda fino al 2019. È una notizia deludente, certo, ma non del tutto inaspettata. La voce circolava in modo semi-definitivo da un po’ di tempo: la stagione conclusiva del programma richiederà più tempo per essere realizzata, anche se consisterà di meno episodi rispetto a quelle che l’hanno preceduta. Ad oggi, non c’è ancora una data precisa per l’inizio della fine.
Le aspettative per la stagione finale di Il Trono di Spade sono molto alte, considerando che la serie è probabilmente lo show televisivo più popolare al mondo e la scorsa stagione si è conclusa con un ritmo estremamente sincopato con il Night King e il suo esercito di morti che hanno abbattuto la Barriera. Inoltre, a questo punto, lo show ha ormai completamente superato la trama dei romanzi su cui si basa, quindi la sua conclusione diventerà un’anteprima per quella dei libri di George R.R. Martin. Per soddisfare queste altissime aspettative, la stagione 8 di Il Trono di Spade dovrà essere monumentale e per riuscirci dovrà essere la loro stagione più grande, la più audace e la più strabiliante.
Il motivo per cui Il Trono di Spade 8 non arriverà fino al 2019 è più che altro logistico. La stagione 8 è programmata per essere prodotta durante tutta l’estate di quest’anno, diventando così la produzione più lunga che lo show abbia mai avuto. Questo è il primo di una serie di motivi, ma il più grande è da ricercare nella necessità di filmare durante i mesi invernali per rappresentare correttamente l’inverno che è finalmente arrivato a Westeros. Se ricorderete, la neve della scorsa stagione ha iniziato a cadere perfino ad Approdo del Re e nella stagione 8 la tempesta invernale non farà che intensificarsi.
Inoltre, le riprese non possono più avvenire al ritmo degli anni precedenti, perché le storie dei personaggi non sono più isolate come una volta. In precedenza, Il Trono di Spade funzionava con due unità fondamentali: una in Irlanda del Nord o in Islanda e un’altra in un luogo più caldo, come la Croazia o la Spagna. Questo avveniva con due troupe che filmavano contemporaneamente e ha reso possibile riprendere più scene in meno tempo. Ma ciò era possibile solo quando personaggi come Daenerys (Emilia Clarke) o Jon (Kit Harington) erano lontani. Come abbiamo visto nella stagione 7, molti di questi personaggi un tempo da parti opposte del mondo, stanno diventando fortemente coinvolti nelle vicende degli altri, il che significa che più attori condividono scene e quindi c’è meno bisogno di luoghi separati o crew multiple.
In più, i sei episodi che comprenderanno la stagione 8 di Il Trono di Spade saranno più complessi e più lunghi. Con solo sei episodi in cui racchiudere la storia massiccia dello show, ogni episodio si dice che sarà molto più lungo del solito runtime di 50-60 minuti e che includerà set più grandi. Ciò significa più comparse, crew di produzione più grandi, più lavoro per gli effetti speciali e l’editing: in generale un produzione quasi cinematografica, che già avevamo percepito nella stagione precedente, ma che ora non farà che ingigantirsi.
È facile categorizzare la decisione di HBO di pianificare la premiere del loro show più popolare al prossimo anno nell’ambito economico e, per essere onesti, è il minimo. Con tutto questo tempo aggiunto, il network può continuare a promuovere il ritorno della serie guadagnandoci anche per quanto riguarda la campagna degli abbonamenti di quest’anno e del 2019 stesso. Nel frattempo, probabilmente, sperano di agganciare il resto degli spettatori con altre grandi produzioni come Westworld, che tornerà questa primavera.
[amazon_link asins=’B075KLBYMX,8804662131,B071SGV5LP’ template=’CopyOf-ProductCarousel’ store=’pluginwordpress03-21′ marketplace=’IT’ link_id=’d12e34ce-f249-11e7-82c3-85a91e804c5f’]