La Torre Nera: Carla Cugino anticipa una possibile apparizione nella nuova serie di Flanagan
Dopo essere recentemente apparsa, nel ruolo di Verna, ne La caduta della casa degli Usher, l'attrice fa sognare il pubblico.
La Torre Nera è, senza ombra di dubbio, una delle opere più monumentali e complesse dello scrittore del brivido Stephen King: parliamo di una lunga saga, scritta tra il 1982 e il 2012 che vede al suo interno ben 8 romanzo (tra questi c’è una sorta di spin-off, La leggenda del vento). Ebbene, unendo fantascienza, post-apocalittico, orrore, ecco che probabilmente il famoso autore, con tale progetto, ha dato via alla sua creatura più spettacolare che è assolutamente difficile da adattare sul grande schermo. Già nel 2017 Nikolaj Arcel ha provato a portare avanti una trasposizione che è fallita da ogni punto di vista, non riuscendo ad inquadrare bene lo spirito della saga.
La Torre Nera arriverà su Prime Video dopo una lunga collaborazione tra Mike Flanagan e Netflix
Sembra che, però, La Torre Nera sia destinata ad un futuro decisamente più raggiante e interessante: Mike Flanagan, uno dei cineasti contemporanei più ambiziosi del mondo orrorifico che diverse volte ha adattato delle opere di King (in particolare realizzando i film Il gioco di Gerald e Doctor Sleep) e che ha segnato una collaborazione fruttuosa con Netflix, ecco che, dopo il passaggio a Prime Video con la sua Intrepid Pictures, è pronto a portare avanti questo ambizioso titolo e anche lo stesso Re del Brivido ha approvato tale decisione.
Detto questo, ad ora non sappiamo molto de La Torre Nera ma forse potremmo avere già tra le mani un attore che apparirà all’interno dello show. L’attrice Carla Cugino, che abbiamo visto recentemente ne La caduta della casa degli Usher sempre di Flanagan nel ruolo di Verna, ha infatti raccontato in un’intervista per The Playlist che è attualmente in trattative per entrare nel cast proprio della serie sopracitata:
“C’è stata una conversazione su La Torre Nera. Non ho altre informazioni che potrei condividere oltre a queste. Spero che tutto si risolva. E so che è qualcosa di cui è incredibilmente appassionato. Voglio dire, penso che sia fantastico, proprio come interprete di Stephen King. Eppure, ha anche una sua voce così forte che in qualche modo è bellissima, sai? Il gioco di Gerald è così fedele al libro, fino al punto in cui la fine, che penso sia in realtà imperativa, era una parte a cui le persone rispondevano davvero o non l’ha fatto. E Mike è stato così chiaro nel dire: ‘Beh, questo è quello che è, però’. Eppure, pensavo che lo avesse fatto in modo così fluido.”
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