Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez, l’avvocato dei fratelli parla del possibile rilascio dopo la serie Netflix
Attenzione: questo post contiene SPOILER su Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez
La recente uscita di Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez su Netflix ha riacceso l’interesse per il caso giudiziario dei fratelli Menendez, condannati nel 1996 per l’omicidio dei loro genitori. La serie, parte dell’antologia Monster di Ryan Murphy, esplora la vicenda attraverso una lente drammatica, puntando i riflettori sugli abusi sessuali ed emotivi che i due avrebbero subito da parte dei genitori, argomentazioni centrali nella loro difesa durante i processi.
Non sarebbe la prima volta che un’opera di intrattenimento influenzi sviluppi in casi giudiziari noti, come dimostrato dal documentario della HBO The Jinx
A seguito del debutto della serie, l’avvocato post-condanna dei fratelli, Mark Geragos, ha rilasciato dichiarazioni sull’impatto potenziale dello show Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez riguardo le loro possibilità di scarcerazione. Nel maggio 2023 è stata infatti presentata una petizione di Habeas Corpus alla Corte superiore della contea di Los Angeles, sostenuta dalla scoperta di nuove prove, tra cui le accuse di abusi sessuali da parte dell’ex membro della band Menudo, Roy Rosselló, contro il padre José Menendez. Queste accuse, unite a una lettera scritta da Erik Menendez al cugino nel 1989, in cui descriveva gli abusi paterni, formano il cuore della nuova strategia legale.
Geragos ha sottolineato come tali elementi non siano stati disponibili al tempo del secondo processo, affermando che questo non rispettò adeguatamente le garanzie costituzionali. Le nuove prove vengono quindi presentate come il fulcro di un tentativo di ottenere un nuovo processo per i fratelli, con il giudice che ha già richiesto una risposta informale da parte del procuratore distrettuale.
Dmitry Gorin, ex vice procuratore distrettuale, e l’avvocato Neama Rahmani, hanno entrambi espresso scetticismo riguardo al valore delle nuove prove esposte in Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez. Gorin ha affermato che queste non spostano sostanzialmente il quadro probatorio già presentato, mentre Rahmani ha definito l’argomento presentato come un “azzardo” con poche possibilità di successo.
La serie Netflix, sebbene abbia generato nuova attenzione mediatica, sembra avere un impatto limitato sull’effettiva sorte legale dei Menendez. Non sarebbe la prima volta che un’opera di intrattenimento influenzi sviluppi in casi giudiziari noti, come dimostrato dal documentario della HBO The Jinx che portò all’arresto e alla condanna di Robert Durst.