Monsters – La storia di Lyle e Erik Menendez, Ryan Murphy apostrofa i fratelli: “La serie è la cosa migliore che gli sia accaduta in 30 anni”
Monsters - La storia di Lyle e Erik Menendez, continuano le polemiche sulla serie TV: i fratelli contro Ryan Murphy, che continua a rispondere a tono.
Continua la polemica tra la famiglia Menendez e il produttore Ryan Murphy, la mente dietro la serie Monsters. Murphy, alle critiche dei fratelli, ha risposto con decisione: non ha alcuna intenzione di incontrare Erik e Lyle. Eppure, allo stesso tempo, Murphy non esclude la possibilità che i due possano ottenere un nuovo processo, considerando questa serie Netflix come “la cosa migliore che sia successa ai fratelli negli ultimi 30 anni“. Una provocazione, certo, ma che riflette la portata globale dell’attenzione riaccesa attorno a questa vicenda, con milioni di spettatori ora coinvolti.
Monsters – La storia di Lyle e Erik Menendez, Ryan Murphy risponde a tono a tutte le accuse
Il produttore ha anche voluto rispondere alle critiche di Tammi Menendez, moglie di Erik, la quale ha accusato la serie di diffondere bugie. Murphy, senza mezzi termini, ha sottolineato come le accuse di falsità non siano mai state specificate e ha ribadito che la serie non ha inventato nulla, limitandosi a raccogliere e presentare fatti già noti al pubblico. “Cosa c’è di grottesco?”, ha domandato, difendendo con fermezza il progetto e sostenendo che Monsters abbia aperto un importante dibattito sulla giustizia, sul diritto alla riabilitazione e sulla possibilità di un nuovo processo per i fratelli Menendez.
Murphy ha infine espresso un pensiero che va oltre il mero racconto mediatico: crede fermamente che, se il caso fosse riesaminato oggi, il verdetto sarebbe diverso, specie alla luce delle nuove prove emerse. Ha criticato duramente l’atteggiamento dei giurati maschi del secondo processo, accusandoli di omofobia e di non essere stati capaci di prendere in considerazione l’idea che un uomo potesse subire abusi sessuali. Tuttavia, nonostante tutto questo, Murphy ha ammesso di non avere alcun desiderio di incontrare i fratelli Menendez, convinto di comprendere già appieno la loro prospettiva e di non aver bisogno di ulteriori chiarimenti da parte loro.