Netflix ha un serio problema con le sue serie: nel 2024 solo una è sfuggita al disastro
Netflix ha un grosso problema con tutte le sue serie. In tutto il 2024, solo una è riuscita a evitare questa preoccupante tendenza.
È comune sentire lamentele sul fatto che Netflix cancelli troppe serie, un’affermazione sicuramente vera in termini assoluti. Tuttavia, se si analizza il rapporto tra le serie prodotte e quelle interrotte prematuramente, il quadro cambia. Le ragioni delle cancellazioni sono molteplici, ma ora emergono dati che fanno luce su un altro fattore chiave: ogni nuova stagione delle serie in lingua inglese tende a perdere spettatori.
Uno studio condotto da What’s On Netflix, basato sui dati ufficiali di audience della piattaforma, ha rivelato un dato sorprendente: tra tutte le serie Netflix in lingua inglese che hanno pubblicato una nuova stagione nel 2024, solo una ha aumentato il proprio pubblico rispetto alla stagione precedente. L’unico titolo a sfuggire a questa tendenza negativa è stato Bridgerton.
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![netflix bridgerton cinematographe.it](https://www.cinematographe.it/wp-content/uploads/2025/02/netflix-bridgerton.jpg)
Nello specifico, la terza stagione di Bridgerton ha totalizzato circa 106 milioni di visualizzazioni nei primi 91 giorni sulla piattaforma, superando i 93,8 milioni della seconda stagione. Tuttavia, nonostante il successo, la prima stagione resta la più vista con 113,3 milioni di spettatori, un dato ancora più impressionante considerando che Netflix aveva allora un numero inferiore di abbonati rispetto a oggi.
Sul versante opposto, alcune serie hanno registrato cali drastici. That ’90s Show ha subito un crollo del 79% nella seconda stagione rispetto alla prima, una performance così deludente che ha portato Netflix a cancellarla senza esitazione. Anche altri titoli hanno visto un netto calo di pubblico: The Diplomat ha perso il 37% nella seconda stagione, The Umbrella Academy il 36% nell’ultima stagione, Heartstopper il 30%, e Vikings: Valhalla ha chiuso il suo ciclo con un declino del 29%.
Questo fenomeno evidenzia la difficoltà di Netflix nel mantenere successi duraturi. Persino serie molto popolari come Emily in Paris continuano a perdere spettatori a ogni nuova stagione, seppur con una flessione minima che non sembra preoccupare la piattaforma. Al contrario, Cobra Kai ha subito cali più marcati, con un declino del 40% dalla quarta stagione alla prima parte della sesta. Questi dati spiegano anche perché Netflix tenda a non investire in serie dalla lunga durata. Molte di quelle che riescono a sopravvivere a lungo finiscono comunque per chiudere, come successo l’anno scorso con Élite. Anche una produzione colossale come Squid Game non è immune al problema: la seconda stagione registrerà inevitabilmente un numero inferiore di spettatori rispetto alla prima, sebbene resti destinata a essere un successo.
La situazione merita attenzione: Netflix probabilmente vorrebbe invertire questa tendenza, poiché un calo costante di pubblico per le sue serie più seguite potrebbe, nel medio termine, compromettere la sua posizione dominante nel mondo dello streaming. E non solo Netflix deve preoccuparsi: anche Prime Video non sta attraversando un periodo roseo. Il forte calo di audience della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere avrà sicuramente dato molto su cui riflettere ai dirigenti della piattaforma.