Netflix presents: The Characters – recensione
Sbarca lo scorso 11 Marzo, sulla piattaforma di streaming Netflix, un suo nuovo prodotto originale: The Characters. Una specie di stand-up comedy in versione seriale, dove ogni episodio presenta una sua verticalità ed è caratterizzato dalla presenza di un unico attore coinvolto in ruoli differenti.
Abbiamo chiesto a otto comici emergenti di presentarci i loro migliori sketch e le improvvisazioni più sfrenate. Il risultato è una nuova serie comica senza precedenti.
Queste sono le parole usate “dalla piattaforma” per poter descrivere The Characters, un prodotto davvero unico e innovativo nel suo genere. Un modo nuovo per pensare la commedia, rendendola anche più dinamica e diversa dal solito.
Otto attori, per otto episodi diversi da 30 minuti ciascuno, per otto storie differenti. Gli unici elementi in comune sono la regia di Andrew Gaynord e la comicità.
Gli attori chiamati in causa, i quali sono autori e personaggi della loro storia, sono quasi tutte figure di spicco all’interno delle comedy e show statunitensi più seguiti: Lauren Lapkus, John Early, Henry Zebrowski, Kate Berlant, Natasha Rothwell, Paul W. Dowson, Tim Robinson, Dr Brow.
Ogni episodio si apre con un terzo occhio – come se fosse il nostro – che ci porta nel dietro le quinte di un set all’interno di alcuni studios, andandosi poi a fermare sulla porta del camerino dell’attore protagonista dell’episodio. Dopo che la porta si apre, inizia lo show.
Gli episodi sono molto diversi tra di loro, trattano ovviamente di storie e tematiche differenti. I personaggi di ogni episodio, anche se non tutti collegati tra di loro, in un modo o nell’altro sono destinati ad incontrarsi, anche attraverso, per esempio, lo schermo del televisore.
Passiamo, nello stesso episodio, dalla caratterizzazione di un’eccentrica artista post-moderna eticamente scorretta alla sua gallerista priva di competenze, al marito, della prima, con un disturbo dell’ordine; Lauren Lapkus si trasforma da una pop-star priva di talento a un ragazzino sboccato fino a una madre drogata e psicopatica; Dr. Brow in una sola ripresa riesce a rappresentare tre personaggi all’opposto l’uno degli altri, il quale compito è convincere i passanti a partecipare a una festa di compleanno.
Vengono presi di mira quelli che possono essere talk show, celebrità, ossessionati dal life style, realtà distorta dai media, stereotipi; una serie di elementi che possiamo ritrovare nella vita di tutti i giorni e in quella sfera di stretta competenza del mondo dello spettacolo.
Alcune delle storie sono davvero molto divertenti, lasciando trapelare il gusto della comicità made in USA tipica, per fare un esempio, di show come il Saturday Night Live, dove i piccoli sketch di improvvisazione con un singolo attore protagonista, sono alla base del format.
Scoprite The Characters, l’innovativa serie comedy presentata da Netflix
La tipologia di struttura presentata da e la sua forma quasi antologica che, se vogliamo, in certi versi ricorda indubbiamente il lavoro fatto all’interno di Black Mirror, non sempre brilla al meglio proprio per gli attori.
Ognuno dei protagonisti è geniale e divertente a modo suo, ma non tutti gli episodi reggono, per ritmo, i trenta minuti imposti. La dinamicità dello sketch si perde molto prima, andando a cascare in quella che è la tipica realtà in cui un comico televisivo non riesce a reggere un’intera storia, risultando molto meno convincente del solito. Anzi, a volte si cade nella ripetizione continua o una dilatazione che snerva e lascia lo spettatore con quella sensazione del “e quindi?”, assolutamente controproducente per questo tipo di prodotto.
La scarsa efficacia di alcuni degli episodi si è fatta, infatti, risentire sui risultati della serie. Nonostante siano solo dieci giorni che la serie è stata caricata tutta su Netflix, si stenta ancora a vedere un apprezzamento da parte del pubblico, ignaro della sua esistenza o non troppo entusiasta del risultato finale, e questo è possibile già osservato dal raiting registrato dalla piattaforma stessa.
Su Netflix Italia non è ancora possibile visionare The Characters in italiano, ma solo in inglese con i sottotitoli. Questo non è un male, perché in questo tipo di progetto la voce originale degli attori, e il suo camuffamento da un personaggio all’altro, è essenziale.
The Characters è un prodotto che, nella sua originalità, indubbiamente funziona e intrattiene, ma senza davvero lasciare il segno nello spettatore. Una serie da vedere, anche solo in pillole, quando si ha voglia di farsi un paio di risate non troppo estreme.