Once Upon a Time: 5×12 – Souls of the Departed – recensione

Un episodio speciale, quello andato in onda domenica sera sul canale ABC. Anzitutto segna il ritorno di Once Upon a Time dopo la pausa invernale, poi è l’episodio n° 100 della serie creata da Adam Horowitz e Edward Kitsis.
Ci eravamo lasciati con un finale straziante, con Emma che lasciava Hook, sacrificato per la distruzione dell’Oscurità, tornata nelle mani di Tremotino, ora più forte che mai e incapace di rinunciare al Potere. L’eroina Emma non ci sta: deve recuperare Killian anche se sembra ormai tutto perduto. Con Regina, Henry, i suoi genitori, Biancaneve e Azzurro, Robin Hood e lo stesso Mr. Gold partono verso gli Inferi per una missione apparentemente suicida.

Souls of the Departed, letteralmente Le anime dei Defunti, è una puntata semi-celebrativa della serie ed al tempo stesso continuativa della storyline della quinta stagione in corso.

(Attenzione SPOILER: lettura sconsigliata a chi non ha visto l’episodio)

Particolarità dell’episodio, sono camei attesi e sperati di alcuni dei personaggi più amati della serie.
Il primo è probabilmente il più dilaniante e più bramato, quello di Neal, primo vero amore di Emma, figlio di Tremotino e padre di Henry. Protagonista del sogno di Emma, Neal le spiega che c’è altro oltre all’Underworld e solo chi ha delle faccende in sospeso vi risiede. La scena che vede protagonisti i due è delicata ed intima, in grado di commuovere anche i cuori più duri. Un gradito ritorno seppur per una manciata di minuti, ma che suggella ancora di più il legame tra i due e l’amore per il loro figlio, inoltre un addio definitivo ma in grado di lasciare un sorriso.

Emma e Neal

Emma e Neal

Questo preambolo introduce Emma e i suoi compagni in un mondo letteralmente alternativo. Gli Inferi infatti non sono altro che una Storybrooke per dannati e quelle anime che vagano incompiute in una sorta di limbo senza tempo.
Tra vecchi personaggi intravediamo Crudelia De Mon, che sfreccia con la sua riconoscibile automobile, per le strade della cittadina; vediamo James, fratello gemello di David e la Blind Witch di Hansel e Gretel.
Ma chi, più di tutti, è protagonista di questo episodio storico?
Cora, madre di Regina, è, come sindaco dell’altra Storybrooke, dal cielo rosso ed infernale, colei che vigila sulle anime perdute. Incontrata sua figlia, la minaccia di uccidere definitivamente suo marito Henry, padre di Regina, affinché lei, con Robin suo figlio, lascino entro un’ora gli Inferi, lasciando gli altri in balìa dei dannati.
È proprio in questo momento che l’episodio prende forma: si tratta di un dramma familiare e di un bel ritratto di consapevolezza familiare. I flashback sono tutti dedicati al rapporto tra la Evil Queen e i suoi genitori al tempo della fame di vendetta nei confronti di Snow White nel Mondo Incantato.
Cora, che ha sempre soggiogato sua figlia trascinandola verso una strada fatta di invidie, vendette, superiorità ed ingratitudine, nulla può fare per impedire la vera riconciliazione fra Regina e suo padre. Quest’ultimo dimostra il vero amore paterno spingendo la donna a non ascoltare le parole fuorvianti della madre e a seguire il proprio cuore; “Non dimenticare chi sei veramente” sono le parole che, ricordando in un certo modo Mufasa ne Il Re Leone, spronano Regina a prendere consapevolezza del suo vero Io, una donna buona, una madre, un vera eroina. Lana Parrilla, questa volta in particolare, ci regala una magnifica e sentita interpretazione.

Regina Mills e suo padre

Regina Mills e suo padre

Il dramma familiare si intreccia al prosieguo della storyline tematica di questa quinta stagione di Once Upon a Time: Emma è decisa a recuperare Hook intrappolato in questo strano limbo.
Tremotino, come da carattere, non ama fare gioco di squadra e prende l’iniziativa in solitaria recandosi nel negozio del suo alter ego; e chi non se Peter Pan, suo padre?
Il sorprendente ritorno, che per similitudine di tema di puntata si lega a quello tra Regina e suo padre, non può che esser più diverso. Peter vuole riconciliarsi con suo figlio, ma quali sono le reali intenzioni del bambino sperduto?
E che ne è di Hook? Lo vediamo ferito ed in trappola in un luogo sconosciuto. Riusciranno i nostri eroi a ritrovarlo e a riportarlo in salvo?
Nelle profondità della terra scopriamo il nuovo cattivo, colui che davvero tiene le fila di tutte queste anime dannate: Ade, interpretato da Greg Germann, che, a primo impatto, pare crudele come pochi altri villain.

Il nuovo cattivo: Ade

Il nuovo cattivo: Ade

Diciamoci la verità, probabilmente ci aspettavamo un episodio diverso: meno sentimentale, forse, e più spettacolare. Ci siamo trovati davanti a una storia di legami familiari mettendo  per un po’ da parte la trama orizzontale di stagione. Non che questo sia stato un male, certamente ci ha sorpresi.
Ma i giochi cominciano ora e le premesse per uno scontro epico ci sono tutte: appuntamento a domenica prossima e a quelle a venire!

Regia - 3
Fotografia - 2.5
Sceneggiatura - 3
Emozione - 3.5
Sonoro - 2.5
Recitazione - 3

2.9