Resident Evil: il reboot potrebbe essere una serie TV
Dopo ben sei film, Resident Evil dovrebbe tornare con un reboot e non si esclude che possa trattarsi di una serie TV. Il produttore Martin Moszkowicz conferma che il regista Paul W.S. Anderson non sarà coinvolto, impegnato con Mila Jovovich nell'adattamento di Monster Hunter.
Invece del grande schermo, Resident Evil potrebbe tornare puntato alla TV, con un reboot televisivo tratto dal videogioco Capcom
Dopo il buon successo dell’ultimo capitolo cinematografico, Resident Evil: The Final Chapter, si è cominciato a parlare subito della possibilità di un reboot per il franchise, e ora Variety riporta che invece di riportare la saga sul grande schermo, l’obiettivo potrebbe essere la televisione. Martin Moszkowicz, CEO della casa di produzione Constantin Film, ha dichiarato:
“Per noi, l’aspetto principale è realizzarlo nel modo giusto dal punto di vista creativo, così che la gente non pensi che si tratti più o meno della stessa cosa. È questo quello che conta di questi tempi: un approccio nuovo, diverso.”
Paul W.S. Anderson ha scritto tutti i film di Resident Evil, dirigendone ben quattro, ma lui e la moglie Milla Jovovich, protagonista del franchise nei panni di Alice Abernathy, non faranno parte del nuovo progetto, concentrati sull’adattamento di un’altra proprietà videoludica Capcom ovvero Monster Hunter. Sempre Moszkowicz, parlando dell’addio del regista al franchise ha spiegato:
“Ha fatto sei film, incassando $1,2 miliardi, 10 anni di lavoro; ha sentito che fosse giunto il momento di andarsene.”
Non sappiamo a quali fonti guarderà il reboot di Resident Evil, ma dal punto di vista videoludico, la saga è tornata ai suoi originari fasti horror con Resident Evil VII: Biohazard. L’ultimo film della serie, uscito nel 2016, ha incassato $312,2 milioni in tutto il mondo.