Sailor Moon Crystal: recensione della stagione 3
Era una scommessa quella della Toei Animation, dopotutto i primi due cicli non avevano riscosso molto successo facendo storcere il naso ai fan storici della serie che avevano criticato sia la storia che l’eccessivo utilizzo della computer grafica.
Ma l’arrivo di Bishōjo senshi Sailor Moon Crystal Season III sembra aver messo tutti d’accordo tornando ad un anime graficamente meno computerizzato e a una storia molto più simile alla Sailor Moon che tutti conosciamo.
Dopo aver sconfitto Black Moon nel futuro Usagi le ragazze cercano un po’ di pace sulla terra, cercando di vivere appieno le loro vite di studentesse, ma un nuovo nemico è in agguato.
Dalla Galassia Tao ecco arrivare i Death Buster, alieni in cerca di un nuovo pianeta da colonizzare attraverso l’utilizzo di “ovuli” che nascondono all’interno mostri terribili, lo scopo è quello di portare sulla terra il temibile Pharaoh 90 e trasformare il pianeta nella nuova patria dei Death Buster.
Ad opporsi al malefico esercito arrivano anche tre nuove guerriere Sailor Uranus, Sailor Neptuno e Sailor Pluto il cui scopo è proteggere la Terra e fermare la rinascita di Sailor Saturn guerriera della distruzione.
Sailor Moon Crystal: si conclude la bellissima season 3 e si aprono le porte per una probabile quarta stagione
Bishōjo senshi Sailor Moon Crystal Season III supera ogni aspettativa riportando finalmente le tanto amate Sailor Senshi all’antico splendore, l’anime infatti riprende a piene mani tutte le tematiche che negli anni hanno trasformato il manga in un vero e proprio cult.
Torna quindi l’ironia che contraddistingue Usagi e viene dato maggiore risalto al suo rapporto con le ragazze, rimane costante il dramma che si focalizza principalmente nel rapporto Hotaru – Chibiusa, i momenti fra le due evidenziano il forte legame e la consapevolezza di una vera e propria spada di Damocle.
Bellissima la caratterizzazione dei nuovi personaggi che trovano più spazio e un maggiore spessore psicologico, dopotutto le Outer Senshi ricordano il loro passato nel Silver Millennium e “l’amore” che provano per Serenity. Fra tutte è proprio Sailor Uranus a cercare di allontanarsi dalla Princess ma senza grande successo; dopotutto sono tutte guerriere unite da un legame profondo che supera lo spazio ed il tempo e che niente può cambiare.
Il ruolo di Sailor Moon è molto definito
In questa serie il ruolo di Sailor Moon/ Neo Queen Serenity è molto ben definito: un vero punto di riferimento, un raggio di luna che ispira le Senshi in maniera continua, è dopotutto la sua sola luce a dare forza alle ragazze donando la speranza di un futuro migliore.
Ma a dominare la serie è Hotaru Tomoe alias Sailor Saturn, un personaggio che – rispetto al resto – si vede poco ma che riesce a dominare le scene grazie alla straordinaria caratterizzazione (molto simile al manga), tanto da renderla una guerriera misteriosa e temuta. Le sequenze più belle sono infatti negli ultimi episodi in cui la giovane Hotaru lotta per la propria anima fino al risveglio della temuta Sailor Saturn portatrice di distruzione, ma alla fine sarà la stessa Saturn a salvare la terra proprio grazie alla luce di Sailor Moon:
“Dopo la fine ci sono sempre speranza e rinascita, e tu sei colei che può portarle Super Sailor Moon“.
Bishōjo senshi Sailor Moon Crystal Season III ripaga tutte le delusioni delle due stagioni precedenti e ci fa sperare – sopratutto nel finale – di una possibile quarta stagione che dovrebbe prendere spunto dalla parte IV del manga dal titolo Yume.
In attesa di news dalla Toei Animation raccomandiamo chiunque abbia perso la season III di recuperarla al più presto.