Morta la regina delle fiction, grande perdita per Don Matteo e Doc-Nelle Tue Mani
Le cause della morte non sono state comunicate ai media.
Sara Melodia ci ha lasciati prematuramente: era direttrice editoriale Lix Vide
Sara Melodia è stata la mente dietro le storie di Don Matteo, Diavoli, Doc-Nelle Tue Mani e Leonardo. Era – dal 2009 – direttrice editoriale di Lux Vide e aveva responsabilità diretta su tutte le produzioni principali tra le quali le già citate Don Matteo, Sotto Copertura, I Medici , Diavoli, DOC – Nelle tue Mani e la serie evento Rai del 2021, Leonardo.
Lascia il marito Lorenzo e tre bambini i cui nomi sono Maddalena, Benedetta e Filippo Maria. Si era laureata con lode all’Università Cattolica di Milano e in seguito ha ottenuto dei master presso l’Università Cattolica di Milano e la L.U.M.S.A. di Roma.
Oggi si sono svolti i funerali ai quali hanno presenziato l”amministratore delegato di Lux Vide, Luca Bernabei, la presidente della società, Matilde Bernabei e, tra gli altri, Elena Sofia Ricci, Raoul Bova, Rocio Munoz Morales, Daniele Liotti, Francesca Chillemi, Giusy Buscemi, Pierpaolo Spollon, Erasmo Genzini, Gianmarco Saurino, Giovanni Scifoni, a Ian Maria MIchelini, Elena Bucaccio, Viola Rispoli, Francesco Arlanch, Mario Ruggeri.
La trama di Don Matteo (via Wikipedia):
Il protagonista, Don Matteo Bondini, è il parroco della Chiesa di San Giovanni Battista di Gubbio, poi trasferito a quella di sant’Eufemia a Spoleto dalla nona stagione (nonostante nella realtà Gubbio e Spoleto appartengano a due diocesi differenti). Grazie all’amicizia e alla collaborazione con il maresciallo dei Carabinieri Nino Cecchini, riesce a intrufolarsi nei casi legali e criminali e a risolverli grazie a un indizio decisivo, che arriva molto spesso per intuizione innata e per la sua ampia conoscenza dell’animo umano. Don Matteo è gentile e disponibile verso tutti e mostra una straordinaria capacità amorevole verso le persone coinvolte nel caso, anche nei confronti degli assassini. Le sue intrusioni non sono, però, molto gradite ai capitani che si susseguono nella locale caserma dei Carabinieri, Flavio Anceschi, Giulio Tommasi e Anna Olivieri: questi cercano di tenerlo lontano dalle indagini, ma alla fine riconoscono sempre la bravura del sacerdote.