Sex Education, creatrice ammette che il finale non le è piaciuto: “Mi tiene sveglia la notte”

Il finale di Sex Education non ha convinto nemmeno la sua creatrice. Laurie Nunn, che ha lavorato al progetto per sette anni, ammette che il finale la tiene ancora "sveglia la notte".

Non tutte le serie su Netflix riescono ad arrivare a una conclusione voluta. Sex Education, per esempio, ha avuto un percorso incerto verso la fine. A un certo punto sembrava possibile una quinta stagione, ma diversi fattori hanno anticipato la chiusura: tra questi, la perdita di alcuni attori insoddisfatti dopo la quarta stagione e l’addio annunciato di Emma Mackey, qualora la serie fosse andata avanti. Tutti segnali che hanno probabilmente spinto verso una conclusione anticipata.

Il finale della serie, infatti, ha lasciato una sensazione contrastante tra il pubblico. Alcuni, come il critico Mikel Zorrilla, hanno espresso un parere positivo. Tuttavia, molti fan hanno parlato apertamente di una delusione, notando un calo di qualità già dalla terza stagione, reso ancora più evidente nell’ultima.

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Anche la creatrice Laurie Nunn ha ammesso qualche perplessità. Durante il festival Storyhouse, ha confessato di avere ancora dubbi su alcuni archi narrativi rimasti irrisolti: “Ci sono personaggi il cui finale mi tiene ancora sveglia la notte”, ha rivelato. Senza entrare troppo nei dettagli, Nunn ha spiegato che il calo creativo è stato in parte dovuto a una forte stanchezza accumulata nel tempo. Dopo anni di lavoro ininterrotto tra una stagione e l’altra, è arrivata alla quarta esausta, anche per via della sua gravidanza. “Ero incinta e sfinita, e ho capito che non avrei potuto continuare a lavorare bene in quelle condizioni”, ha detto.

È raro che una serie su Netflix possa decidere autonomamente quando chiudere, ma in questo caso la piattaforma ha sostenuto la decisione finale. Non solo: Netflix ha appoggiato Sex Education fin dagli inizi, quando altri – come Channel 4 nel Regno Unito – avevano scartato il progetto. Dopo due anni di tentativi e altri cinque di sviluppo con Netflix, la serie è diventata una delle produzioni più amate del catalogo. Questo non significa che Laurie Nunn non sia fiera del lavoro fatto. Come già dichiarato nel 2023, è soddisfatta di molti aspetti della conclusione. Anche se il finale non era previsto sin dall’inizio, la sensazione è che i percorsi dei personaggi fossero ormai arrivati alla loro naturale conclusione.

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