Spider-Man: il protagonista della nuova serie temeva che fosse troppo “woke”
Il protagonista di Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere non era convinto dell'approccio della serie, finché non ha letto la sceneggiatura.
Dopo aver debuttato in un episodio di What If…?, Spider-Man torna in una nuova versione animata e alternativa nella serie Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere. La nuova produzione di Marvel Animation e Disney+ ha fatto il suo debutto ieri, mercoledì 29 gennaio, offrendo un’interpretazione vivace e fedele al fumetto originale, conquistando il pubblico con il suo stile unico (qui trovate la nostra recensione).
Tuttavia, il progetto non è stato esente da dubbi. Hudson Thames, l’attore che presta la voce a questa versione di Peter Parker, ha ammesso di aver avuto alcune perplessità iniziali. In un’intervista a Collider, Thames ha rivelato di aver temuto che la serie potesse risultare forzata nei suoi messaggi, ma di essersi poi ricreduto grazie alla qualità della sceneggiatura:
“L’ho trovato fantastico. La mia più grande paura era che potessi risultare fuori luogo o woke, ma la scrittura è così ben fatta che tutto appare autentico. Essendo il maggiore di cinque fratelli, mi sono ritrovato molto nei personaggi e nelle loro esperienze scolastiche, e ho sentito di rendere loro giustizia”.
L’uso del termine “woke” da parte dell’attore ha destato qualche sorpresa, poiché è spesso impiegato in maniera divisiva. Infatti, alcune critiche si sono già levate contro la scelta di un attore nero, Colman Domingo, per il ruolo di Norman Osborn. D’altro canto, il creatore della serie, Jeff Trammell, ha chiarito che la sua visione di New York è quella di una città multiculturale, in cui si incontrano persone di ogni estrazione e provenienza, riflettendo la diversità che caratterizza il mondo reale.