Spider-Man, la nuova serie non fa parte dell’Universo Marvel (e per un buon motivo)
La nuova serie animata Marvel arriverà su Disney+ il prossimo gennaio.
In origine, seguire l’MCU era piuttosto semplice: tutto ciò che veniva prodotto dai Marvel Studios, tra film e serie TV, era considerato canonico, mentre il resto no. Questo approccio, tuttavia, non era privo di ambiguità: quanto di Daredevil su Netflix era davvero parte dell’universo? Luke Cage esiste in questo contesto? E dove collocare Agents of SHIELD?
Oggi, però, una nuova serie arriva a rendere le cose ancora più intricate, dimostrando che nei progetti attuali ci si può spostare dentro e fuori dall’universo narrativo a piacimento. Quando si è parlato per la prima volta di Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere, la serie era stata concepita come un prequel di Civil War e Spider-Man: Homecoming, ambientato negli anni del liceo di Peter Parker. Era il periodo in cui il giovane eroe stava appena scoprendo i suoi poteri, prima che il mondo dei supereroi lo conoscesse davvero. Un’idea, per certi versi, simile a quella vista in molte serie animate sul personaggio, ma con il valore aggiunto di riferimenti all’MCU.
Nel corso della lunga produzione (annunciata nel novembre 2021 con il titolo Spider-Man: Freshman Year), tuttavia, il progetto ha subito una svolta: anziché inserirsi nell’MCU, si è deciso di ambientarlo in un universo alternativo. Questo ha permesso di introdurre nemici iconici come il Dottor Octopus, lo Scorpione, il Camaleonte e persino Norman Osborn, che sarà il mentore di Peter. Un ruolo che, come sappiamo, non finirà bene. Ma perché questo cambio di direzione? Brad Winderbaum, capo della Marvel Television, lo ha spiegato a ComicBookMovie:
“Tutto è iniziato con l’idea: ‘Ok, raccontiamo il primo anno di liceo di Spider-Man, facciamolo essere un novellino. Possiamo ambientarlo interamente nell’MCU?’. Tuttavia, ci siamo presto resi conto di quanto fosse limitante. Non potevamo usare la sua galleria di nemici, né esplorare le sue origini. Onestamente, non era divertente. Troppi vincoli per restare canonici.”
Un tempo, Kevin Feige non avrebbe mai consentito che un progetto Marvel Studios si discostasse dai canoni principali, ma l’introduzione del multiverso ha cambiato le regole del gioco. Questo ha dato al team la libertà di lavorare senza restrizioni. Winderbaum ha aggiunto: “Ogni progetto su cui ho lavorato ha avuto una vita propria. Bisogna permettere che vivano la loro storia e vadano nella direzione che vogliono.” Anche se, in questo caso, il risultato è una ragnatela che si slega dai canoni principali.