Star Wars: The Acolyte, Charlie Barnett parla del suo personaggio
Il divo ha anche parlato del rapporto con Leslye Headland, la creatrice dello show.
Star Wars: The Acolyte è la recente serie del mondo di Guerre Stellari ideata da Leslye Headland (Russian Doll, Almost Family), ambientata in particolare durante il periodo conclusivo dell’Alta Repubblica, circa un secolo prima degli eventi che abbiamo osservato in Episodio I: La minaccia fantasma (1999). Una realizzazione decisamente molto attesa anche perché avremo la possibilità, per la prima volta, di osservare più da vicino questa Era di Star Wars e anche vedere l’insorgere silente dell’Impero. Detto questo, nel recente Star Wars Celebration abbiamo appreso qualche dettaglio in più riguardo lo show, tra cui il cast completo e qualche immagine esclusiva dell’opera.
Star Wars: The Acolyte è in arrivo nel 2024 su Disney+
Ad aggiungere altre informazioni su Star Wars: The Acolyte, tra l’altro, ci ha pensato uno degli artisti coinvolti all’interno della serie ovvero Charlie Barnett (Men in Black 3, Orange Is the New Black) nel ruolo di un giovane Jedi. L’attore, durante un’intervista per Collider, ha parlato specificamente del suo personaggio, spiegando anche il suo rapporto con la showrunner.
Sono un cavaliere Jedi e ho dei capelli davvero fantastici. Te lo posso dire. Leslye è una scrittrice incredibile, prima di tutto, e l’intero team. È una drammaturga, quindi è coinvolta nella storia. Penso che la cosa più eccitante per me, ed eccitante nel lavorare su questo, sia che attraverso il linguaggio , attraverso lo sviluppo di questi personaggi, ti rendi conto che il male e il bene sono negli occhi di chi guarda. Sai, le cose sono così multistrato e complicate, e ci vuole una persona davvero talentuosa per scrivere una persona che puoi vedere da tutto quegli angoli.
Vi ricordiamo che Star Wars: The Acolyte, prodotto da Lucasfilm, è in arrivo su Disney+ nel 2024, con un totale di 8 episodi. La produzione esecutiva dell’opera è affidata a Leslye Headland, Kathleen Kennedy, Simon Emanuel, Jeff F. King e Jason Micallef.