Stranger Things – così i F.lli Duffer hanno creato una serie perfetta
“Rubare dal migliore e farlo tuo“, è proprio quello che hanno fatto i Fratelli Duffer con Stranger Things. Per la loro antologia targata Netflix Matt e Ross Duffer, piuttosto che basarsi su remake di film classici, si sono ispirati allo spirito di squadra infantile tipico di The Goonies, l’elemento horror di Stephen King e lo spirito di avventura di Steven Spielberg.
Stranger Things – Una serie che si adatta perfettamente al servizio streaming
Il risultato finale è Stranger Things, in tutte le sue varie sfaccettature, una storia ambientata negli anni ’80 e incentrata sugli eventi legati alla misteriosa sparizione di un bambino e all’apparizione di una ragazza dotata di poteri telecinetici fuggita da un laboratorio segreto.
Stranger Things è una serie che si adatta perfettamente al servizio streaming. È riuscita ad oscurare, per certi aspetti, serie come Daredevil 2, Jessica Jones, House of Cards 4, e Making a Murderer.
Il problema principale è che il fatto che la seconda stagione sia una continuazione della prima, è controindicativo per tutto ciò che Stranger Things rappresenta. I Fratelli Duffer hanno dichiarato:
“Eravamo dei ragazzini abbastanza ordinari, che vivevano in una zona periferica del Nord Carolina, e quando guardavamo questi film e leggevamo questi libri, credevamo che le nostre vite normali potessero avere un potenziale per essere avventurose. Forse domani troveremo una mappa del tesoro nella mansarda, o forse uno di noi scomparirà nella tv, o forse troveremo un clown nella fognatura della strada. Tutto ciò era potente e motivante. Non c’era niente di meglio. Volevamo immortalare quelle sensazioni con Stranger Things”.
Quindi, è stato proprio il senso dell’horror, dello stupore e e dell’avventura a spingerli a creare il loro omaggio cinematografico (non remake) a queste opere.
Con la seconda stagione, in cui verranno usati gli stessi personaggi per espandere la stessa storia, Matt e Ross Duffer vogliono tentare di ripercorrere il successo della prima stagione.
Nel bene o nel male, la seconda stagione è già in svantaggio, perché ovviamente saranno fatti dei paragoni con la prima stagione.