Strappare lungo i bordi: esplode la polemica sul romanesco e Zerocalcare risponde, “Madonna regà”

La serie Netflix del fumettista originario di Rebibbia è stata accolta positivamente, ma ha anche generato alcune polemiche.

Tramite il suo profilo Twitter, Zerocalcare ha risposto alle polemiche relative all’uso del dialetto romano in Strappare lungo i bordi

Strappare lungo i bordi, la serie TV ideata e scritta dal noto fumettista romano Zerocalcare, ha riscosso consensi quasi unanimi sin dal primo momento. Lo show è stato riconosciuto dal pubblico e dalla critica per il suo valore artistico e per il suo potenziale emotivo ma, nonostante questo, è divenuto anche la base per alcune polemiche. Quella attualmente più sentita riguarda l’utilizzo del dialetto che, secondo alcuni, rende incomprensibile parte dei dialoghi e costringe lo spettatore a ricorrere ai sottotitoli.

Zerocalcare, oltre che rispondere tramite il proprio profilo Twitter, ha approfondito la questione dell’utilizzo del dialetto in Strappare lungo i bordi durante una recente intervista. Riguardo all’utilizzo del romanesco, il fumettista ha dichiarato: “le persone che ammiro di più e che mi fanno più ridere al mondo sono le persone che riescono a switchare su registri linguistici diversi, a passare da uno molto aulico a uno molto basso, dialettale“. Parlando poi del suo rapporto con la parlato romana, ha dichiarato: “il romano è la lingua della comfort zone: io parlo più romano nelle interviste che con mia madre, non perché lo devo ostentare ma perché è la mia questione identitaria, che mi fa sentire trincerato nel mio fortino“.

A riprova del grande successo della serie TV, un’altra polemica arriva dalla Turchia. La presenza all’interno dello show della bandiera del PKK, un partito politico reso fuorilegge dal regime autoritario di Erdogan, ha portato alcune fonti filogovernative a protestare. Il fumettista è personalmente legato alla storia di questo partito e, nella sua graphic novel Kobane Calling, ha raccontato il ruolo che i suoi militanti hanno avuto nella lotta all’ISIS.

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