Supergirl – Stagione 3: recensione della season première
Supergirl torna sulla tv italiana con la terza attesissima stagione. Ecco la recensione del primo episodio di stagione!
Supergirl, la serie TV targata DC, ritorna in Italia in prima visione assoluta sulle reti pubbliche con la terza stagione.
Il primo episodio, in onda su Italia Uno, riprende le vite dei protagonisti qualche mese dopo i fatti accaduti nel finale della seconda stagione.
Kara, che ha dovuto lasciare Mon-El per salvare la città e il pianeta terra con l’animo distrutto nel finale di stagione, la troviamo con il cuore distrutto anche in questa season première.
Supergirl: la prima puntata della terza stagione ci presenta una protagonista dark
Anche se non in modo esplicito, perchè Kara ha deciso di spegnere completamente la sua parte umana, per dare spazio solo a Supergirl, la ragazza d’acciaio, così come il titolo dell’episodio.
Spegnendo la parte umana, pensa così di soffrire meno in futuro, di non dover più sopportare il dolore di seprararsi da qualcuno che si ama, senza conosere quale sarà il suo destino su un altro pianeta.
Una protagonista solitamente briosa, di buon umore, in modo quasi eccessivo che va a scontrarsi talvolta con i pericoli che minacciano la città, cambia totalmente espressione e atteggiamento.
Un elemento che rende davvero interessante questa prima puntata della terza stagione, dandogli una punta oscura, che alla serie intera, essendo ampiamente solare, potrebbe giovare.
Anche l’impegno di tutti gli altri protagonisti nel cercare di far tornare l’umanità a Kara apre una riflessione sui due aspetti della personalità di tutti noi, la razionalità e l’emotività, la loro convivenza e il loro equilibrio.
I protagonisti spiegano a Kara che si può essere eroi Super, anche mantenendo la propria sensibilità verso la vita e le persone, ed è proprio quella caratteristica che l’ha sempre resa più forte nei confronti di avversari privi di scrupoli.
Supergirl: una season premiere che promette una terza stagione migliore delle precedenti
Un’atmosfera un po’ cupa che promette bene anche per tutto il resto della stagione, che potrebbe acquisire maggiore spessore, anche grazie all’ingresso di nuovi personaggi o la presenza di stabile di uno come Lena Luthor, con la sua personalità forte, intrisa anche di molti dubbi e fragilità che la rendono realistica e complessa.
Anche la nuova minaccia che coprirà tutta la terza stagione, appare insidiosa, perchè coinvolge sì, l’aspetto sovrannaturale, ma è controllata dai poteri forti che riguardano il mondo terrestre e che molto spesso, sono più pericolosi di quelli del mondo extraterrestre.
Supergirl si è presentata da subito come una serie DC dai buoni sentimenti, incentrata molto sulla protagonista Kara, sul suo percorso di crescita e sviluppo e a volte ha tralasciato l’aspetto più scenografico di battaglie e colpi di scena tipico del mondo dei supereoi oltre che l’aspetto più piscologico della contrapposizione tra bene e male.
Ma questa stagione può riservare delle sorprese, dopo aver gettato delle basi solide nel corso delle due stagioni precedenti, che ci hanno permesso di conoscere bene tutti gli altri personaggi, i loro profili e l’ambiente in cui questi agiscono.
Con la terza stagione, quindi ci auguriamo che il vero spettacolo possa iniziare.