Supersex: Rocco Siffredi e quella scena scioccante (e controversa) ispirata a un fatto realmente accaduto
Rocco Siffredi racconta cos'è davvero accaduto quel fatidico e controverso giorno, il giorno della morte di sua madre.
Il nuovo show Supersex su Netflix, uscito in streaming con i suoi 8 episodi lo scorso 6 marzo, ha scatenato diverse reazioni nel pubblico. La storia del personaggio, il re del porno Rocco Siffredi, interpretato da Alessandro Borghi ha diviso gli spettatori tra chi apprezza la profondità del racconto sulla vita e chi critica alcune scelte di sceneggiatura che sembrano discostarsi dalla persona pubblica conosciuta da tutti. Sono tanti i momenti controversi della serie TV, liberamente ispirata alla vita reale del pornoattore.
Supersex, la verità di Rocco sul quel momento molto particolare e doloroso
Un momento in particolare, presente nel sesto episodio, ha attirato l’attenzione del pubblico e ha generato reazioni virali su TikTok. La scena coinvolge Rocco Siffredi e una donna più anziana di lui in un cimitero, subito dopo il funerale della madre. L’inaspettata sequenza, per alcuni disturbante, mostra la donna praticare del sesso orale su Rocco in un luogo sacro, fino a portarlo all’orgasmo. Ma com’è andata davvero? Lo racconta lo stesso Rocco.
Siffredi ha voluto chiarire che la scena si discosta notevolmente dalla realtà, ma è ispirata a un evento realmente accaduto. In un’intervista a Vanity Fair, Siffredi ha raccontato che la scena è basata su un episodio accaduto il giorno dopo la morte di sua madre. Un’amica di sua madre lo chiamò dal balcone, lo abbracciò e lo prese in braccio sulle ginocchia, trattandolo come un bambino. In quell’istante, Rocco decise di esprimere il suo dolore in modo inusuale, portando la situazione a un livello erotico. Secondo Siffredi, l’esperienza era permeata da disperazione, tenerezza e solitudine. L’attore dichiara: “Come si vede nella serie, quel sesso orale dopo il funerale di mamma, davanti alla sua tomba, con la signora che si inginocchia e Rocco che gode, non è mai avvenuto. La scena vera è andata così: un’amica di mia madre, il giorno dopo della sua morte, mi aveva chiamato dal balcone perché salissi da lei. Una volta lì mi ha voluto abbracciare e mi ha preso in braccio sulle sue ginocchia, come se fossi un bambino. Mi stringeva forte. Io mi sono alzato, l’ho tirato fuori, glielo ho appoggiato sulle labbra e sono venuto. È stato un attimo, poi ero terrorizzato. Le ho chiesto scusa, e lei mi ha sorriso e salutato. C’era disperazione, c’era tenerezza, c’era la mia solitudine, c’erano tante sensazioni che era difficile trasportare nella serie, ma non c’era alcuna perversione. Non so neanche io perché l’ho fatto, forse andrebbe chiesto a qualche medico. Comunque è qualcosa di mille volte più forte di come è stato rappresentato nella serie. Del resto, nella mia vita, molte scene sono molto più forti“.
La serie, prodotta da The Apartment e Groenlandia, continua a generare discussioni intense a causa della sua rappresentazione controversa e provocatoria della vita di Rocco Siffredi. La storia suscita reazioni contrastanti, evidenziando la sfida di bilanciare la narrazione di una figura pubblica così iconica con il rischio di incursioni narrative che potrebbero apparire discutibili agli occhi del pubblico. In ogni caso, Supersex è un fenomeno mediatico decisamente importante, capace di far parlare – nel bene e nel male – di sé.