The Acolyte – La seguace: tutte le sorprese del finale, tra morti e grandi cameo
Quante sorprese che ci ha riservato il finale della prima stagione di The Acolyte, la nuova serie dell'universo di Star Wars disponibile su Disney+
È disponibile su Disney+ l’ultimo episodio della prima stagione di The Acolyte – La seguace, la nuova serie dell’universo di Star Wars che ha regalato una boccata d’aria fresca alla saga, mostrando alcuni dettagli della storia fino ad allora sconosciuti, o che non erano stati esplorati abbastanza. Proprio perché non ha avuto l’opportunità di usare molti dei personaggi di Star Wars che il grande cameo presente nell’episodio 8 ha suscitato tanto clamore tra i fan. La maggior parte dei film e degli spettacoli di Star Wars che abbiamo visto fino a questo punto sono stati ambientati più di un secolo dopo The Acolyte, quindi la maggior parte dei personaggi del franchise che conosciamo e amiamo non erano nemmeno vivi durante questa serie.
Attenzione: spoiler!
The Acolyte – La seguace: il cameo del finale della prima stagione
Quando è stata presentata per la prima volta nei libri e nei fumetti l’era dell’Alta Repubblica, qualche anno fa, è stato rivelato che Yoda non solo era vivo durante quel periodo, ma era già un leggendario Maestro Jedi. Da allora è apparso in diverse storie stampate, assumendo ruoli considerevoli in un paio di esse, ma ora è tornato in live-action sul piccolo schermo.
Durante l’episodio, Vernestra Rwoh cerca un modo per contattare un altro Jedi, ancora senza nome, per ottenere aiuto e informarlo di cosa sta accadendo con Sol, Osha e Mae. Si scopre che quel Jedi è nientepopodimeno che Yoda, uno dei personaggi più iconici e leggendari della saga. Sfortunatamente, però, lo abbiamo visto solo di sfuggita, poco prima dei titoli di coda.
Yoda torna a Coruscant per incontrare Vern e per parlare degli eventi che sono costati la vita a diversi Jedi. Tutto ciò che vediamo è la parte posteriore delle sue lunghe orecchie verdi e il ciuffo di capelli bianchi sulla testa. Non è molto, ma l’aspetto di Yoda è inconfondibile.
The Acolyte – La seguace: l’inaspettata morte
L’ottavo e ultimo episodio della prima stagione di The Acolyte non è stato privo di tragedie e morti. I fan di Star Wars non sono estranei alle improvvise e sorprendenti morti, ma il finale della serie ha voluto colpire proprio dritto al cuore. Mentre Mae, Osha, Qimir e Sol convergono tutti su Brendok, il pianeta dove sono nate Mae e Osha, il maestro Jedi conferma di aver ucciso la loro madre Aniseya e ne paga le conseguenze con la vita.
Le scene su Brendok, come molti momenti in The Acolyte, sono volutamente biforcate. Sol e Qimir combattono in un cortile da una parte, mentre Mae affronta Osha dall’altra. Mae racconta a Osha la verità su ciò che gli Jedi hanno fatto sul loro pianeta natale e su ciò che Sol ha fatto alla loro madre. “È lui il motivo per cui hai emozioni negative”, rivela Mae alla sorella.
Dopo una colluttazione, Mae torna nel cortile per aiutare Qimir, che è stato sconfitto da Sol. Mae gli prende la spada laser e la getta via, lasciandola nel punto perfetto per essere raccolta da Osha, che sente Sol confessare di aver ucciso la loro madre. L’uomo si pente di non averle mai detto la verità perché voleva che avesse la vita che aveva sempre sognato, ma viene interrotto da Osha, che inizia a strangolarlo con la forza. Quando Osha attiva la spada laser di Sol, il colore diventa rosso, simbolo che la ragazza è ora passata completamente al lato oscuro.
The Acolyte ha introdotto un importante Signore dei Sith
All’inizio dell’episodio, Osha (Amandla Stenberg) e Qimir (Manny Jacinto) si preparano a lasciare il loro accampamento su un pianeta misterioso per rintracciare Sol (Lee Jung-jae) e Mae (Amandla Stenberg). Mentre se ne vanno, si intravede tra le ombre una figura misteriosa. Sebbene il suo nome non venga detto esplicitamente nell’episodio, è abbastanza sicuro supporre che si tratti di Darth Plagueis, il leggendario Signore dei Sith che sarà determinante nell’addestramento di Palpatine.
Membro della razza aliena Muun, l’uso della Forza da parte di Darth Plagueis era contrapposto al desiderio di diventare immortale, anche se per riuscirci aveva bisogno di ricorrere alla scienza. Lavorando con il suo apprendista, condusse una serie di esperimenti per usare i Midichlorian per creare vita senziente. Alla fine fu assassinato dal suo apprendista, che in seguito scopriamo essere un giovane Palpatine.