The Catch 1X01: recensione della nuova serie di Shonda Rhimes
Shonda Rhimes non sbaglia un colpo. Con l’arrivo in tv di The Catch, nuova serie in onda su ABC dal 24 marzo (e in arrivo presto anche su SKY), la regina della serialità conferma nuovamente le sue doti da abile romanziera. Dopo il finale di How to Get Away with Murder, The Catch prende il suo posto nella programmazione del giovedì sera (insieme a Grey’s Anatomy e Scandal) e, fin da subito, si intuisce che anche questa serie tv sarà un crogiolo di emozioni, WTF e strabilianti colpi di scena.
The Catch: arriva il nuovo nato in casa Shondaland
Cosa che in realtà solo Shonda Rhimes può fare dato che, The Catch appunto, anche se nasconde molto bene tutti gli stilemi di una soap-opera, grazie a quei suoi dialoghi forbiti (e pieni di allusioni) e ad un cast omogeneo, mette in scena un drama coinvolgente, non esente da difetti ma che appassiona terribilmente. La serie racconta la storia di Alice Vaughan, interpretata da Mireille Enos (indimenticata per il ruolo in The Killing) eccellente investigatrice privata di Los Angeles, vittima di una truffa organizzata dal suo fidanzato Christopher, interpretato da Peter Krause celebre volto di Six Feet Under, Parenthood e dell’incompreso Dirty Sexy Money (cancellato dalla ABC all’alba di una riscoperta della soap-opera in prima serata), che le ruba milioni di dollari per poi sparire nel nulla. Ciò che Alice non sa è che l’uomo su cui sta investigando da tempo, ossia un abile truffatore, è in realtà il suo stesso ragazzo. Questo però è solo la punta dell’iceberg perché, la bella e scaltra Alice, nel mentre continua ad indagare sulla vita segreta di Christopher, scoperchierà un vero e proprio Vaso di Pandora. Ha inizio così una forsennata corsa contro il tempo, una seducente ed ammiccante caccia al topo. Nel al cast anche gli attori Alimi Ballard, Jacky Ido, Jay Hayden, Rose Rollins e Elvy Yost ed appunto la serie sarà composta (per ora) da 13 episodi.
Inganni, intrighi, misteri, battute al fulmicotone, sguardi languidi e forte emozioni, queste le caratteristiche essenziali di The Catch che, in un pilot di appena 42 minuti, è capace di sviscerare nelle sue accezioni più particolari. Seguendo alla lettera tutte le sfumature più intense della poetica di Shonda, lo show della ABC, piace sia per questo sua carisma essenziale che per la sua grande convenzionalità dello storytelling. Infatti consapevole dei limiti e di non voler in nessun modo innescare nessun mutamento nel panorama della ABC, The Catch schiaccia il piede sull’acceleratore ed innesca una serie di sfortunati eventi che diventano poi il motore stesso della vicenda. Non è infatti una serie originale ma è tale grazie a quei personaggi forti e ben strutturati – c’è ancora l’autocelebrazione del girl power – per quella regia pacata e luminosa, per quella sua colonna sonora pop e poco invadente e per il look dei protagonisti dove, la bella Mireille Enos, vince su tutti. Ma soprattutto la bellezza di The Catch la si trova in quella perversa e contorta storia d’amore fra i due protagonisti: lei è sedotta ed abbandonata, lui è un vero bad boy (anche se non ha la faccia da schiaffi come si sperava), ma nonostante il buon Chritopher è un tessitore d’inganni, in cuor suo sa che vuole riconquistare la carismatica Alice.
Un meccanismo che si ripete in quasi tutte le serie firmate (o prodotte) da Shonda Rhimes eppure in The Catch, questa corsa vero una verità sconcertante, rende il tutto ancora più stimolante e diverso dal solito. Per ora siamo solo al pilot ma se The Catch mantiene queste sue peculiarità, la serie avrà un futuro radioso di fronte a se, perché come sempre: In Shonda We Trust!