The Last of Us: Craig Mazin non vede l’ora di tornare a scrivere la Stagione 2
Ora che il sindacato degli Sceneggiatori sembra aver trovato un accordo con le major hollywoodiane, potrebbe non mancare molto alla ripresa della produzione dello show.
The Last of Us è la recente serie televisiva che ha riportato, sul piccolo schermo di HBO, uno dei videogiochi più importanti degli ultimi anni. Stiamo parlando, in particolare, dell’omonima opera realizzata da Naughty Dog per conto di PlayStation che, nel 2013, ha cambiato e rivoluzionato il medium di riferimento, proponendo una storia classica, ma davvero incredibile a livello di realismo e qualità della scrittura. Ci troviamo in un mondo che ha appena subito un Apocalisse, con pochi sopravvissuti e un virus che continua a mietere vittime. I protagonisti, Joel ed Ellie, cercano di sopravvivere, cercando al contempo una cura per tale morbo.
The Last of Us non ha ancora una data di uscita della Stagione 2
A lavorare all’adattamento televisivo del videogame è stato scelto non solo il creatore di The Last of Us stesso ovvero Neil Druckmann ma anche il talentuoso Craig Mazin, dietro la pluripremiata miniserie Chernobyl (sempre lanciata da HBO). Ebbene, dopo un’accoglienza incredibile della prima stagione, ecco che la seconda stagione è attualmente in produzione anche se i lavori della stessa stanno andando piuttosto a rilento a causa dello sciopero degli attori e sceneggiatori. Ora che però, sembra, che la WGA (ovvero il sindacato di categoria degli sceneggiatori) abbia raggiunto un accordo con le major hollywoodiane, i lavori potrebbero cominciare tra poco, come sottolineato da Craig Mazin (via CBR):
“Lo sciopero non è stato ancora ufficialmente revocato, ma non appena lo sarà, entreremo in azione.”
Sempre Mazin ha sottolineato che non vede assolutamente l’ora di rimettersi all’opera sulla seconda stagione di The Last of Us che, purtroppo, non ha ancora una data di lancio ufficiale visto che, a questo punto, in teoria le riprese dovevano essere già cominciate ed essere ad un buon punto. Ci auguriamo quindi che in primis gli sceneggiatori riescano ad ottenere condizioni lavorative più favorevoli e, in seconda battuta, che si crei il clima giusto per lavorare efficacemente alla serie.
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