The Mandalorian e quel “ricatto” della Disney verso gli attori: nuove ombre sulla pratica della scannerizzazione dei corpi

Si addensano le nubi su The Mandalorian. Se in questo momento i fan attendono di conoscere il futuro della serie live-action dell’universo di Star Wars, contro la produzione viene sganciata una bomba. Tra i motivi dietro allo sciopero indetto dal sindacato degli attori a Hollywood, intrapreso nel recente periodo, la scannerizzazione digitale dei corpi è un tema di estrema attualità. Il timore provato crescerà ancora di più, dopo aver preso atto delle dichiarazioni rilasciate da Nicole Kreuzer, una comparsa del celebre TV show.

The Mandalorian: una comparsa accusa la produzione Disney di averla ingannata per strapparle il consenso sulla scannerizzazione del corpo

Ai microfoni di Capital e Main, l’interprete ha spiegato di essere stata intimata dai responsabili del progetto di The Mandalorian, affinché accettasse di prestare il proprio volto alla scannerizzazione digitale. Era in dubbio all’inizio, prima che i producer la minacciassero di mandarla via dal set qualora avesse continuato a rispondere picche. Inoltre, Kreuzer sottolinea di essere stata attirata dalla promessa di ottenere tanti lavori extra. Da lì l’assenso prestato e non se ne sarebbe pentita, laddove le fantomatiche offerte le fossero davvero pervenute.

Nel corso dell’esperienza sul set di The Mandalorian, l’attrice ha percepito un compenso di 170 dollari al giorno. Dopodiché, una volta ultimati gli impegni inizialmente concordati è stata accompagnata alla porta e nessuno l’ha mai più richiamata. Mentre calcava il set era peraltro proibito alla squadra di tenere il cellulare per scongiurare eventuali leak. Così non ha avuto nemmeno modo di chiedere ragguagli al suo sindacato circa la pratica della scansione digitale. Capital e Main ha cercato di mettersi in contatto coi rappresentanti di Disney e Lucas Film, ma nessuno ha accettato di rispondere alle domande.

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