The Night Of – recensione del pilot della miniserie HBO
Quello di The Night Of della HBO è certamente uno dei pilot più convincenti di questa stagione televisiva. Miniserie di otto puntate, vede un cast ed un equipaggio di produzione di grande forza e creatività. Ma partiamo dal principio: la storia. The Night Of prende le fila da Criminal Justice, una serie inglese andata in onda per due sole stagioni. Protagonista di questo primo episodio è Naz, di origini Pakistane, studente modello che viene invitato ad una festa molto in a Manhattan dagli amici della squadra di basket del College. Con la sua famiglia vive nel Queens e la sera del party, lasciato in bianco dal suo amico che lo avrebbe accompagnato, prende di nascosto il Taxi del padre per dirigersi nell’isola di Manhattan.
Con The Night Of la HBO è pronta a risalire la china
Impacciato alla guida tra le strade di New York, Naz è costretto a fermarsi. Pochi istanti dopo una ragazza sale a bordo e il ragazzo, affascinato ed incuriosito, non la lascia andar via. Una serie di eventi portano la coppia a casa di lei e dopo alcool e droga, i due finiscono a letto insieme. Quello che accade dopo pone nella sua prevedibilità una grande capacità di scrittura in tensione. Naz si risveglia in un’altra stanza della casa della ragazza e nel tentativo di salutarla e tornare a casa, scopre il cadavere della donna mutilato da coltellate. Naz, confuso e stordito, scappa dal luogo del delitto attirando l’attenzione di un vicino di casa che avverte la Polizia.
Nel posto sbagliato al momento sbagliato?
Ma una notte infinita sta per iniziare. Infatti Naz viene fermato da una volante per guida spericolata. E quando questa, per un fortuito (o sfortunato) caso, torna sulla strada che ha appena lasciato Naz, porta inevitabilmente alla luce la scena del crimine. È l’inizio di un dramma che apparentemente vede in Naz l’unico e certo sospettato di omicidio. Ma è davvero lui l’assassino?
The Night Of non presenta certamente una storia del tutto originale, ma, narrativamente parlando, la scrittura di Steven Zaillian e Richard Price è di grande impatto. Gli 80 minuti, che compongono la prima puntata di questa miniserie, scorrono fluidi e mantengono altissima una tensione che non ci lascia neppure all’ultima inquadratura. La regia precisa non lascia scampo nemmeno allo spettatore più distratto costretto a notare dei dettagli apparentemente insignificanti. Oggetti, volti, telecamere di sorveglianza lasciano presagire uno sviluppo degli eventi certamente più complesso da quello che ci si para davanti. La fotografia, decisa e forte, riesce ad immergersi nel buio delle strade della metropoli e nei colori quasi desaturati di una notte diversa dalle altre. A curarla è il Premio Oscar per Il Petroliere, Robert Elswit.
James Gandolfini avrebbe dovuto interpretare il ruolo affidato a John Turturro
Il cast di The Night Of non fa eccezione nell’insieme di elementi che compongono questo mosaico quasi perfetto. Molto bravo è il protagonista di questo pilot intitolato The Beach. Riz Ahmed interpreta con minuziosità la paura e la confusione di Naz. I movimenti meccanici e lo sguardo ora terrorizzato ora vuoto, descrivono molto bene un personaggio che si è trovato (apparentemente) nel posto sbagliato al momento sbagliato. Assieme a lui troviamo Bill Camp nel ruolo del Detective Box, il primo ad interrogare Naz, è un uomo pacato ma vigile. Non dimentichiamo John Turturro, probabilmente il nome più conosciuto presente in questo cast. Il suo personaggio, attivo per pochi minuti, è sicuramente destinato ad approfondirsi molto di più. Interpreta l’avvocato difensore di Naz.
The Night Of è quindi partito alla grande attirando grande attenzione e curiosità. Difficilmente paragonabile ad altri successi della rete, come True Detective, potrà certamente ritagliarsi un posto tra le migliori miniserie di genere degli ultimi anni. Le grandi potenzialità, già sfruttate nel pilot, hanno la possibilità di farlo.