The Walking Dead: Daryl Dixon – come hanno fatto a girare al Louvre?
Filmare The Walking Dead: Daryl Dixon al Louvre, una delle istituzioni artistiche più prestigiose al mondo, è stato un processo molto costoso.
La seconda stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol si preannuncia come una delle più ambiziose dell’intero franchise, portando l’apocalisse zombie all’interno di luoghi iconici della cultura europea. Tra questi, spicca il Louvre, simbolo dell’arte e della storia francese, dove il protagonista Daryl Dixon, interpretato da Norman Reedus, si troverà a fronteggiare non solo le orde di non-morti, ma anche nuove minacce umane.
Il successo dello spin-off The Walking Dead: Daryl Dixon ha già portato al rinnovo per una terza stagione
Le riprese al Louvre, organizzate dallo showrunner David Zobel, sono state un’impresa logistica non indifferente. Zobel ha sottolineato come ottenere il permesso di filmare nel museo, una delle istituzioni artistiche più prestigiose del mondo, sia stato un processo complesso e costoso. Il contrasto tra la decadenza dell’apocalisse zombie e la maestosità dei capolavori esposti, come la celebre Monna Lisa, offre uno sfondo affascinante e inquietante alla narrazione.
Oltre al Louvre, la serie si spinge attraverso altri luoghi simbolo di Parigi, come le Catacombe, e nelle campagne francesi, creando una combinazione unica tra la bellezza del patrimonio architettonico e lo scenario post-apocalittico.
Nella seconda stagione di The Walking Dead: Daryl Dixon — The Book of Carol, Daryl dovrà fare i conti con la sua decisione di restare in Francia, cercando di gestire i conflitti interiori legati all’origine del virus che ha scatenato l’apocalisse. Il suo viaggio si intreccia con quello di Carol (Melissa McBride), in un’odissea emotiva e fisica per ritrovare vecchi alleati e affrontare nuovi nemici. Al centro della trama si colloca l’antagonista Marion Genet, interpretata da Anne Charrier, leader di una temibile organizzazione paramilitare, il Pouvoir du Vivant. Questo gruppo estremista, che si contrappone all’Unione della Speranza, rappresenta una nuova minaccia non solo per i protagonisti, ma per il futuro della Francia stessa.
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