Wireless: Tye Sheridan nella serie Quibi prodotta da Steven Soderbergh
"Wireless esplora la relazione personale che tutti noi abbiamo con i nostri dispositivi e mostra la posta in gioco delle scelte che facciamo nel mondo digitale" - ha affermato il regista Zach Wechter.
Quibi ha ordinato un altro show con notevoli talenti hollywoodiani a bordo: la serie Wireless con Tye Sheridan protagonista e Steven Soderbergh produttore esecutivo
Nella serie surival thriller realizzata per schermi mobili, uno smartphone ha un ruolo centrale. Tye Sheridan (Ready Player One, X-Men: Apocalisse) interpreta uno studente del college ossessionato da sé, che si ritrova bloccato sulle montagne del Colorado dopo che un incidente con la propria auto – e la sua unica speranza di essere salvato è il suo telefono che si scarica rapidamente.
Wireless viene definito come “un film di sopravvivenza per le nuove generazioni, sulle bugie che raccontiamo attraverso i nostri telefoni e sulle bugie che i nostri telefoni ci dicono“.
La serie è stata creata e prodotta dal regista Jack Seidman e Zach Wechter, con i produttori esecutivi Soderbergh, Michael Sugar, Cathy Konrad e Danny Sherman. Wechter dirigerà la serie, che inizierà la produzione questa settimana.
Christian Heuer, Pickpocket, Treeline Film e Ben Silverman e Howard Owens Propagate di Alpen Pictures stanno producendo la serie.
Survive: Sophie Turner protagonista della serie Quibi
Wireless è l’ultima scommessa di Quibi, guidata dall’ex capo dell’animazione DreamWorks Katzenberg e dall’amministratore delegato Meg Whitman, creare una programmazione originale progettata per un pubblico di giovani smartphone-addicted. Il lancio di Quibi è previsto per il 6 aprile 2020, al prezzo di 5 dollari al mese con pubblicità e 8 senza (il livello senza pubblicità ha lo stesso prezzo di Disney Plus).
“Il fatto che le mie riflessioni siano diventate realtà con Wireless è sorprendente, emozionante e un’ulteriore prova della mia folle fortuna.” – ha dichiarato Soderbergh. “Wireless esplora la relazione personale che tutti noi abbiamo con i nostri dispositivi e mostra la posta in gioco delle scelte che facciamo nel mondo digitale“, ha affermato Wechter.