Yellowjackets, Christina Ricci parla della stagione 3: “Sarà ancora più scioccante e brutale”

Christina Ricci ha recentemente condiviso alcuni dettagli intriganti sulla terza stagione di Yellowjackets, offrendo ai fan un assaggio di ciò che possono aspettarsi dalla prossima stagione della popolare serie di Showtime.

Oltre a Yellowjackets, Ricci ha parlato del suo successo con Mercoledì su Netflix, dove Jenna Ortega interpreta il ruolo principale che Ricci ha interpretato 32 anni fa.

Nel finale della seconda stagione, il personaggio di Ricci, Misty, ha accidentalmente ucciso Natalie, interpretata da Juliette Lewis, mentre gli Yellowjackets continuavano a fare di tutto per sopravvivere dopo l’incidente aereo. Ricci ha confermato a The Hollywood Reporter che alcuni episodi della prossima stagione, prevista per l’inizio del 2025, sono già stati girati in Canada.

“Questa stagione di Yellowjackets sarà ancora più scioccante e sorprendente delle stagioni precedenti,” ha dichiarato Ricci. “Sarà sicuramente brutale. Ma ci mettono anche molta comicità. Penso che sarà semplicemente… estremamente Yellowjackets-y.” Ricci ha anche espresso la sua tristezza per l’assenza di Juliette Lewis nel cast, descrivendo il gruppo come “sorelle”. “Abbiamo legato e trascorso così tanto tempo insieme e ci siamo davvero amati. È stato davvero triste che il suo personaggio sia stato ucciso. Anche adesso abbiamo girato un paio di episodi ed è triste senza Juliette,” ha aggiunto.

Riflettendo sull’impatto emotivo della scena finale di Yellowjackets, Ricci ha rivelato di non aver previsto l’evento fatidico, ma di credere che Misty possa perdonarsi. “Credo che Misty possa perdonarsi. Abbiamo già visto che lo ha fatto in passato per quello che ha fatto ai suoi amici nel deserto, e penso che sia una persona che riesce a superare le cose perché è una sopravvissuta. Se gli eventi della sua vita avessero dovuto distruggerla, lo avrebbero già fatto. Queste donne ne hanno passate parecchie,” ha spiegato Ricci.

Ricci ha anche parlato delle sfide di lavorare in televisione rispetto al cinema. “Devo dire che è molto diverso. Vengo dal cinema e con il cinema, con l’intera storia, puoi lavorarci sopra. Sei in grado di dare un senso alle cose. E può essere un po’ sconcertante trovarsi all’improvviso in un episodio, o leggere un episodio e realizzare: ‘Oh, aspetta, le è successa questa cosa quando era giovane. Non ho interpretato un personaggio che riflettesse ciò che è successo.’ Per un attore, non credo che sia una situazione ideale. Ma ogni progetto ha le sue sfide, ed è così che è realizzato questo spettacolo.”

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