Valeria: ecco il trailer della serie Netflix tratta dai romanzi di Elisabet Benavent
Valeria è la serie romantica Netflix creata e scritta da Maria López Castaño, una serie spagnola basata sui romanzi rosa di Elisabet Benavent. Arriverà su Netflix l'8 maggio 2020.
Valeria, la nuova serie spagnola originale Netflix, arriverà l’8 maggio
Valeria è la serie romantica originale Netflix creata e scritta da Maria López Castaño, una serie spagnola in otto episodi basata sui romanzi rosa di Elisabet Benavent. Arriverà su Netflix l’8 maggio 2020. La protagonista della serie è Diana Gomez, attrice già vista in un’altra produzione Netflix, La Casa di Carta, la serie fenomeno del momento, in cui interpreta il personaggio di Tatiana, la fidanzata di Berlino. Nel cast troviamo anche Silma López, Paula Malia, Teresa Riott, Ibrahim Al Shami e Maxi Iglesias.
Prodotta dalla Plano a Plano di César Benítez, Valeria è scritta da Aurora Gracià, Almudena Ocaña e Fernanda Eguiarte. La serie di romanzi è considerata un caso editoriale in Spagna, dove ha venduto oltre 450 mila copie. In Italia i quattro romanzi, intitolati Nei panni di Valeria, Valeria in bianco e nero, Valeria allo specchio e Valeria senza veli, è stata edita da Rizzoli.
Valeria ha ventisette anni e vive a Madrid, ha lasciato un lavoro d’ufficio per dedicarsi alla scrittura di romanzi d’amore e il suo libro d’esordio è stato un successo. Adesso è alle prese con la stesura del secondo, ma è in difficoltà. E poi è sposata con Adrián, di cui si è innamorata quando era ancora ragazzina e con il quale ha un ménage forse fin troppo adulto. In fondo non ha ancora trent’anni e soffre la mancanza delle avventure che le raccontano le sue amiche: Lola, Nerea e Carmen, ognuna la rappresentazione di una tipologia femminile, dalla più forte alla più fragile, dalla femme fatale all’imbranata. Insicure, spericolate, ingenue e sognatrici, Valeria e le sue amiche ci conducono in un divertente scenario contemporaneo, dove l’amore, il sesso e gli uomini non sono traguardi facili. Vivere a Madrid a trent’anni e non distrarsi non è facile.