I miserabili: il trailer italiano del film francese candidato all’Oscar

Ecco il trailer del film I miserabili definito il migliore dell’anno diretto da Ladj Ly in arrivo sulla piattaforma MioCinema e su Sky Primafila Premiere

I miserabili, diretto da Ladj Ly, sarà disponibile in esclusiva dal 18 maggio 2020 su MioCinema, la prima piattaforma digitale dedicata al cinema d’autore nata da un’idea condivisa tra Lucky Red, Circuito Cinema e MYmovies. Sempre dallo stesso giorno il film sarà anche visibile su Sky Primafila Premiere. I miserabili ha vinto numerosi premi ed è stato definito il film dell’anno, ha ottenuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes, il Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards, ed è stato candidato al Premio Oscar come Miglior Film Straniero per rappresentare la Francia, trionfando ai César, ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui il più importante Miglior Film. Girato dove lo scrittore e filosofo Victor Hugo ambientò il suo romanzo, nella periferia a un’ora dal centro di Parigi, è un thriller avvincente e ricco di colpi di scena, una rappresentazione precisa e sincera delle periferie parigine raccontata attraverso i tipici elementi della suspence e anche degli action movie. Adrenalinico e che non giudica eccessivamente, ma mostra la realtà dei fatti, lancia un messaggio profondo sul confine tra bene e male, un confine labile, dove ognuno è vittima e cerca di sopravvivere. Perché, proprio come affermava Victor Hugo I miserabili nel suo celebre romanzo, “non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”.

Stéphane, insieme a due colleghi veterani di una squadra anticrimine, si trova a fronteggiare una guerra tra bande, membri di un ordine religioso, ragazzini in rivolta. Un semplice episodio di cronaca diventerà il pretesto per una deflagrante battaglia per il controllo del territorio, in un tutti contro tutti senza pietà.

“Io spero che I miserabili sia più un nuovo punto di partenza che un punto di arrivo“, dichiara il regista Ladj Ly. “Ma è vero che in questo film racconto un po’ la mia vita, le mie esperienze, quelle delle persone che mi sono vicine… Tutti gli elementi della storia si basano su cose realmente accadute: i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del mondo di calcio, l’arrivo del nuovo poliziotto nel quartiere, la storia del drone… Per cinque anni, ho filmato con la mia videocamera tutto quello che avveniva nel quartiere e soprattutto quello che facevano i poliziotti, non li perdevo d’occhio. Appena arrivavano, prendevo la videocamera e li filmavo, fino al giorno in cui ho immortalato quello che poi si vede nel film. Ho voluto mostrare tutta l’incredibile diversità che costituisce la vita nei quartieri popolari. Abito ancora lì, sono la mia vita“.