Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord: il trailer del film presto al cinema
Paolo Cognetti parte per un viaggio avventuroso, dalle Alpi all'Alaska, per riscoprire quei paesaggi che hanno ispirato i grandi autori americani, da Thoreau a Melville.
Paolo Cognetti esordisce al cinema con un’avventura in Alaska, sulle tracce dei grandi scrittori americani
Dalle pagine allo schermo. Solamente uno dei viaggi che Paolo Cognetti ha affrontato durante la sua vita. Premio Strega per il suo libro Le otto montagne, Cognetti esordisce al cinema con un film su un suo viaggio molto introspettivo. L’autore, in compagnia dell’amico illustratore Nicola Magrin, ha viaggiato fino in Alaska, percorrendo 4mila chilometri in macchina, sulle tracce dei grandi scrittori americani: Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless.
“Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, succhiare tutto il midollo della vita e non scoprire, in punto di morte, di non aver vissuto” è la citazione al Walden di Thoreau che si sente dire nel trailer del film Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord, diretto da Dario Acocella:
Leggi anche – Into the Wild: rimosso il Magic Bus per motivi di sicurezza
Il film verrà presentato in anteprima al 69. Trento Film Festival, per poi approdare nelle sale cinematografiche italiane solo il 7, 8, 9 giugno. Il documentario sarà nella selezione in Concorso del Trento Film Festival (dal 30 aprile al 9 maggio), la più importante rassegna internazionale di cinema e culture di montagna.
Il documentario racconta un viaggio che ne contiene molti altri. C’è il viaggio di Paolo lo scrittore e Nicola l’illustratore, che prendono un aereo a Milano, atterrano a Vancouver e da là, con un camper preso in affitto, si dirigono a nord, fino in Alaska. Attraverso le immagini girate durante il tragitto e i frammenti di dialogo tra i due amici, emerge anche il viaggio personale che Cognetti compie a ritroso, per scoprire le sue radici di scrittore e di uomo. Perché i luoghi sulla strada richiamano alla memoria i grandi maestri che hanno avuto nella sua vita un valore ben più ampio di quello meramente letterario. La sepoltura di Raymond Carver; il Klondike di Jack London; i laghi pescosi di trote di Ernest Hemingway; la natura selvaggia di Thoreau: sono questi gli autori e i luoghi di cui Cognetti raccoglie il frutto, lasciandosi aiutare dalla parabola di Chris McCandless di Into The Wild, una figura che lo ha sempre ispirato nel suo percorso personale e che lo ha portato a essere tra gli ultimi viaggiatori a raggiungere il Magic Bus, rimosso solo pochi mesi fa dal luogo in cui giaceva abbandonato dal 1961, nel Parco Nazionale di Denali, in Alaska.