Siberia: il trailer del film di Abel Ferrara con Willem Dafoe
Siberia è il viaggio di un uomo nei sogni, nella memoria e nell'immaginazione, alla ricerca della sua vera natura. Nei cinema dal 20 agosto.
Dopo la presentazione in concorso alla 70. Berlinale arriva al cinema dal 20 agosto Siberia, il nuovo film di Abel Ferrara e con Willem Dafoe
Arriva finalmente anche nelle sale italiane Siberia, l’ultimo film di Abel Ferrara (Pasolini, Il cattivo tenente), una produzione Vivo film con Rai Cinema, maze pictures e Piano. Con protagonista Willem Dafoe, il film arriverà nei cinema dal 20 agosto. Un film onirico e coraggioso che è anche un’indagine profonda e pericolosa nell’inconscio del suo protagonista.
Siberia è un viaggio visionario che ci conduce nella vita di Clint, un uomo tormentato che si è ritirato in una baracca isolata tra i ghiacci, nella speranza di ritrovare la serenità. Clint gestisce un piccolo locale, frequentato dai rari viaggiatori di passaggio e dai pochi abitanti della zona. Ma neanche in questo isolamento riesce a trovare pace. Una sera, con la sua slitta e i suoi cani, si mette in viaggio verso il mondo che un tempo conosceva, nel tentativo di affrontare se stesso. Un viaggio nei sogni, nella memoria e nell’immaginazione, alla ricerca della sua vera natura.
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Abel Ferrara spiega così il film: “Dopo Pasolini questa storia ha iniziato a prendere forma nella mia mente: immagini assurde, a dir poco strane, lontane dalla città, lontane dalla modernità. Le ho lasciate scorrere dentro di me. Un posto, una sorta di universo alla Jack London, mute di cani, una serie di incontri e di soste nel corso di un viaggio, segnati da luoghi e tempi selvaggiamente diversi. Non ho tentato di scrivere una sceneggiatura perfetta, ma al contrario di raccogliere queste immagini attingendo alla memoria, cercando di creare delle opportunità, di provocare il nostro modo di pensare, di comporre un’esperienza da registrare, sperando che sia abbastanza trasparente e piena di vita da risuonare negli spettatori. Cose che a volte sono difficili da spiegare, ma che è sempre interessante tradurre in un’esperienza puramente cinematografica. Questo non è un addio a quello che ho fatto e abbiamo fatto sino ad ora – è una continuazione. A partire dal mio primo film mi sono immerso sempre più nell’oscurità. Nutro un grande desiderio per quello che il cinema può essere”.