Il Sistema: sorprese e delusioni nella serie tv targata Rai
Volge al termine la prima stagione de Il Sistema, la serie andata in onda per 6 puntate in prima serata su Rai1 che racconta dall’interno il mondo della Guardia Di Finanza. Tensione, intrighi amorosi e vicende criminali sono stati i principali ingredienti di questa storia. Gran parte del merito per la riuscita di questo prodotto va conferito al solo Claudio Gioè, ormai collaudato nei ruoli d’azione ma allo stesso tempo, purtroppo, non perfettamente riuscito nei panni del passionale amante di Daria, la misteriosa dark lady interpretata da Gabriella Pession. La serie era partita ed ha avuto un corso iniziale, circoscritto soprattutto ai primi due episodi, davvero interessante, ricco di spunti e di trame intrecciate. A partire da alcune scene dal ritmo decisamente troppo lento per trattarsi di un prodotto che rientra nel genere d’azione le puntate sono diventate più scialbe, mantenendo come punto più alto solo i dialoghi. Gli attori principali nei ruoli maschili sono risultati credibili, facendo risaltare un po’ meno le donne, meno avvezze a parti del genere: non solo la Pession che per altro ha già interpretato la fiction del 2005 Il Capitano nel ruolo di agente, ma l’inedita Valeria Bilello fatica a rendersi espressivamente connotata nella parte di agente della Guardia di Finanza.
Il Sistema è partito come un lavoro coraggioso ed attuale, lo sviluppo è stato rallentato nel ritmo e reso troppo cupo nelle ambientazioni.
La scia di avvenimenti che ruotano attorno ad Alessandro Luce, il maggiore della Guardia Di Finanza – interpretato da Gioè – determinato a scovare il ‘sistema’ malavitoso che domina la Capitale, vengono ad intersecarsi e a rimettere decisamente troppe aspettative nel rapporto sentimentale con Daria interpretata dalla Pession. La storia d’amore vince sull’azione, pur non dando, proprio nella puntata finale, quello stacco fondamentale per rendere il tutto più fluido. Questa è, molto probabilmente, l’unica grande pecca di questo prodotto che purtroppo si è poi trascinata una serie di errori non perdonabili e poco comprensibili dal momento che – come annunciato in conferenza stampa – l’obiettivo era fornire agli italiani un’immagine vera del significato delle azioni della Guardia di Finanza.