Malala: dal 5 novembre al cinema e presto su Sky
Per milioni di persone Malala è una figura capace di trasformare il mondo, e di grande ispirazione. Gli estremisti l’hanno perseguitata come una minaccia, un bersaglio.
Malala è film importante, necessario, dedicato alla giovane studentessa pakistana, un racconto che 20th Century Fox porta nelle sale il 5 novembre e atteso successivamente in tv su Sky su National Geographic Channel. Un potente ritratto diretto dal Premio Oscar Davis Guggenheim (Una scomoda verità), e ispirato al libro Io sono Malala (Garzanti), 250.000 copie e una presenza in classica best-seller che dura ormai da due anni, che esprime un messaggio di libertà e tolleranza attraverso la straordinaria forza e il coraggioso esempio di questa giovane donna, a soli 18 anni simbolo della lotta per la libertà e per il diritto all’istruzione.
In Malala vediamo Malala Yousafzai, la più giovane Premio Nobel per la Pace della storia, nel suo profilo di comune ragazzina, coraggiosa e compassionevole insieme, in costante pericolo ma amante del divertimento, che semplicemente continua a lottare per il diritto universale di vivere e studiare. Realizzato in 18 mesi molto intensi, che Guggenheim ha trascorso con tutta la famiglia Yousafzai in Inghilterra e sulle strade di Nigeria, Kenya, Abu Dhabi e Giordania, il film è l’occasione intima e confidenziale di conoscere Malala, suo padre Ziauddin, sua madre Toor Pekai e i fratelli Khushal ed Atal, che hanno contribuito a forgiare la giovane donna che sta diventando.
È il racconto della cultura e dell’infanzia incantata di Malala, la storia di una famiglia che ha detto no alla tirannia e delle conseguenze di un evento sconvolgente che ha trasformato una scolara coraggiosa in una paladina dell’Istruzione conosciuta in tutto il mondo. Il film si articola in una fusione di interviste spontanee, di riprese del Pakistan più vero, di vivide animazioni disegnate a mano che riportano momenti del passato a nuova vita. Due forme di cinema completamente diverse l’animazione e il documentario, che qui convivono poeticamente.
Malala conduce gli spettatori dal momento in cui l’attivista ed insegnante pakistano Ziauddin Yousafzai ha dato il nome di Malala a sua figlia, in onore della leggendaria eroina del folklore Pashtun Malalai di Maiwand, alla coraggiosa decisione di Malala – all’età di 11 anni – di scrivere un blog per la BBC sotto pseudonimo, sulla sua vita di ragazzina in una città tiranneggiata dai Talebani, fino allo scioccante attentato e alla successiva lotta per la sopravvivenza. Il film si focalizza in particolare sul presente, sulla crescita di Malala mentre prende coscienza del suo potere come agente di un cambiamento globale ed epocale. La giovane è più concentrata che mai sulle più importanti battaglie del nostro tempo, contrastare la violenza, formare nuovi leader e opinionisti nelle comunità e soprattutto dare forza alle ragazze attraverso l’istruzione. “Io ho il diritto di cantare, ho il diritto di andare al mercato, il diritto di parlare. Avrò la mia istruzione, che sia a casa, a scuola, o da qualche parte. Non mi fermeranno” ha dichiarato Malala, dando voce agli oltre 60 milioni di ragazze in età scolare nel mondo che non possono frequentare la scuola e con in testa e nel cuore i circa 70 paesi del mondo in cui queste donne sono minacciate con la violenza solo per il desiderio di istruirsi. Eppure Malala Yousafzai è anche una comune adolescente alle prese con le sue idee sui ragazzi, i compiti a casa, i fratelli, i genitori ed il futuro. Il tutto vivendo sempre sotto i forti riflettori dei media.
In occasione del lancio in Italia di Malala, il 4 novembre alla Camera dei Deputati, il documentario sarà presentato alla presenza della Presidente Laura Boldrini e la proiezione sarà preceduta da un video-messaggio di ringraziamento che Malala ha voluto inviare alla Camera. L’evento è organizzato in collaborazione con Sky e 20th Century Fox per presentare il progetto che il gruppo 21st Century Fox, mettendo in campo tutti i mezzi di cui dispone, ha scelto di produrre e distribuire in tutto il mondo, nei cinema come in tv, dando voce a una storia di straordinario impegno civile e di coraggio, amplificando la voce di una giovane donna diventata, suo malgrado, un simbolo di tutte le ingiustizie e le violazioni delle più elementari libertà e che ha scelto di mettere in pericolo la propria vita per difendere queste stesse libertà.