Totò: Infinity celebra l’iconico attore italiano a cinquant’anni dalla scomparsa
La piattaforma streaming Infinity dedica una programmazione speciale a Totò, a cinquant'anni dalla scomparsa del celeberrimo attore italiano.
Il 15 aprile 1967 fu il giorno della morte di Antonio De Curtis, in arte Totò, considerato e definito dai molti il Principe della risata: attore, caratterista, comico, poeta e tanto altro, è diventato una vera e propria icona della storia del cinema italiano. Per celebrare il suo talento, a cinquant’anni dalla scomparsa, Infinity dedica una programmazione speciale interamente centrata sull’attore.
Di tutte le sue opere, sono stati selezionati otto titoli, film divenuti classici della commedia italiana, quattro dei quali interpretati insieme a Peppino De Filippo, sua storica spalla in moltissimi lungometraggi: Totò e Peppino divisi a Berlino – in cui interpretano Antonio La Puzza emigrato da Acerra per carenza di denaro nella Berlino allora divisa tra occidentali e sovietici e Giuseppe “Peppino” Pagliuca, un magliaro napoletano emigrato in Germania anni prima -, Totò, Peppino e la dolce vita – parodia della celebre opera di Federico Fellini, La Dolce Vita, Arrangiatevi – commedia degli equivoci diretta da Mauro Bolognini – e Letto a tre piazze.
Totò: l’omaggio di Infinity a cinquant’anni dalla scomparsa del grande attore italiano
Verranno inclusi nell’omaggio di Infinity anche Totò d’Arabia – in cui l’attore interpreta un ex-militare italiano promosso ad agente segreto con il nome di Agente 00Ø8 e gli viene affidato il compito di convincere lo sceicco Ali El Buzur a cedere il petrolio al Regno Unito -, Che fine ha fatto Totò baby? – parodia del film del 1962 Che fine ha fatto Baby Jane? in cui due fratelli trovano un cadavere in una valigia rubata e si vedono costretti a non lasciarla -, I tre ladri – di Lionello De Felice con Totò, Jean-Claude Pascal, Gino Bramieri nei panni di uomini di malaffare che finiranno per mettersi in società – e I due marescialli, film dal sapore tragicomico diretto da Sergio Corbucci, con protagonisti Vittorio De Sica e Gianni Agus.